Affitti brevi a Bologna: perché affidarsi ad un revenue manager

Come migliorare i guadagni derivanti dagli affitti brevi a Bologna

Cambiano le abitudini di vita e anche il modo di viaggiare. Nelle città sono sempre più richiesti gli appartamenti in affitto a scopo turistico per poche notti, oppure per pochi mesi quando ad occuparli sono studenti o lavoratori. Il quadro sembra essere lo stesso nelle maggiori città italiane, ovviamente con le dovute variazioni di prezzo e di richieste: come a Roma e a Milano è in crescita anche il mercato degli affitti brevi a Bologna. I proprietari hanno capito che affittando il loro appartamento per periodi brevi (da 1 a 29 notti) o medi (fino a 18 mesi), possono guadagnare molto di più rispetto a un tradizionale affitto a lungo termine. Il vantaggio è poi quello di avere sempre il proprio immobile a disposizione e non si corre nemmeno il rischio di incontrare inquilini morosi o che occupano la casa oltre il termine concordato.

Dato che questo mercato è ancora oggi in forte espansione se possiedi un secondo immobile in questa città puoi quindi pensare di metterlo a rendita sfruttando questa formula.

Quali sono le zone più richieste?

Il centro storico è una delle zone che incontra di più la richiesta di affitti brevi a Bologna, ma ad essere ricercati sono anche gli appartamenti che si trovano nei pressi degli ospedali. Crescono infatti le domande di affitti brevi nella zona di Vitale-Sant’Orsola e anche a Saffi-Maggiore; nel 2018, rispetto agli anni precedenti, la richiesta è cresciuta in zona Fiera, a causa della presenza di clienti corporate. Se ci si avvicina alla periferia la domanda però diminuisce: non si tratta di una regola generale perché dipende sempre dove è ubicato l’immobile, bisogna valutare se presenta delle caratteristiche che lo rendono appetibile, se si trova nei pressi di collegamenti pubblici e se ha nei dintorni punti di interesse (università, aziende, ospedali).

Come può esserti utile il revenue management in questi casi?

L’andamento del mercato degli affitti brevi Bologna è determinato anche dalla stagionalità: il tasso di saturazione si registra ad aprile e scende di poco nei mesi di maggio e marzo. L’incremento delle domande di affitto è determinato dal fatto che in questo periodo si svolgono due fiere molto importanti a Bologna che attirano visitatori da ogni parte: la Fiera del Libro e Cosmoprof.

È chiaro che in coincidenza di tali eventi, quando la richiesta sale e diminuiscono i posti a disposizione, varia anche il prezzo della locazione per notte. Chiedendo un affitto troppo basso si rischia di perdere gran parte del guadagno, chiedendone uno troppo altro l’appartamento potrebbe invece restare sfitto, anche se ubicato in una zona strategica.

Come determinare il giusto prezzo?

La consulenza di un revenue manager è la soluzione più adatta: può massimizzare il periodo di occupazione di un appartamento incrementandone al tempo stesso il guadagno derivante dall’affitto. Questo avviene grazie a una ottimizzazione della tariffa per notte che viene stabilita in base alla combinazione di una serie di fattori come la stagionalità, l’ubicazione dell’immobile, le sue peculiarità e la concomitanza di eventi organizzati in città. Il revenue manager adotterà anche una strategia di promozione adeguata dell’immobile ottenendo così un incremento medio dei guadagni derivanti da affitti brevi.

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