Affitti transitori: cosa sono e quando conviene sceglierli

Perché scegliere gli affitti transitori come forma di locazione

Gestire un appartamento in affitto è un’attività che richiede tempo ed energie. Noi italiani siamo stati abituati a credere nel mattone considerandolo un investimento sicuro: i nostri genitori e i nostri nonni hanno guadagnato dall’affitto di seconde case, ma oggi la situazione sembra essere differente. Mantenere un immobile costa molto, trovare un affitto a lungo termine è difficile e non offre più le garanzie di una volta per i seguenti motivi:

  • il mercato del lavoro è cambiato ed è difficile trovare inquilini che possano offrire certezze economiche;
  • gli inquilini spesso devono dare disdetta prima della scadenza del contratto perché costretti a trasferirsi per lavoro o perché non riescono più a far fronte alle spese;
  • lo stesso appartamento viene affittato a molto meno rispetto a qualche anno fa;
  • le tasse sull’affitto percepito sono molto alte e si devono sommare anche le imposte sulla seconda casa;
  • le spese straordinarie restano a carico del proprietario
  • molti inquilini diventano morosi, si finisce in causa, talvolta arrecando danni all’immobile vanificando qualsiasi guadagno.

Queste situazioni scoraggiano molti proprietari, ma una soluzione esiste: sono gli affitti transitori.

Cosa sono gli affitti transitori e perché possono fare al caso tuo

Gli affitti transitori sono forme di locazione ad uso abitativo stipulate per un periodo di tempo limitato. Il conduttore mette a disposizione degli inquilini la propria abitazione per uno o più mesi. Queste forme di locazione sono sempre più richieste in ambito turistico, ma sono anche predilette da studenti e lavoratori fuori sede. Ecco perché sempre più proprietari stanno optando per questa tipologia.

Gli affitti transitori non possono superare i 18 mesi né essere inferiori a un mese. Rispetto ad un affitto 4 per 4 si può guadagnare di più, perché la locazione a notte è senza dubbio più alta, superiore in media anche del 15-25%. Ovviamente l’impegno deve essere quello di affittare l’appartamento più notti possibile, organizzando bene la rotazione degli inquilini. Gli affitti transitori inoltre abbattono i rischi tanto temuti dai proprietari: il pagamento avviene in anticipo e non ci sono i vincoli imposti dai contratti a lungo termine.

Come gestire gli affitti transitori 

Gestire una simile organizzazione significa farsi carico di molto lavoro e altre incombenze, la promozione dell’appartamento o la continua disponibilità nei confronti degli affittuari.

La soluzione è quella di affidare la gestione di tutto a una società specializzata in affitti transitori come Beesprint, che si occupa di:

  • promuovere l’immobile sui principali canali distributivi;
  • trovare inquilini referenziati ed assisterli durante il soggiorno;
  • studiare una strategia di property management per far sì che la casa sia affittata più giorni possibile;
  • effettuare un check dell’appartamento una volta partiti gli ospiti e predisporre le pulizie finali.

 

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