Come emettere la ricevuta per b&b e affittacamere?

Prenotazioni in arrivo? Ecco perché rilasciare la ricevuta per b&b

Hai un b&b o un affittacamere? Ti stai chiedendo se emettere la ricevuta della tua struttura sia sempre necessario? Sappi che se vuoi esercitare correttamente la tua attività, la risposta è sì.

Infatti, di qualunque struttura ricettiva tu sia il titolare, sappi che dovrai rilasciare ai tuoi clienti la ricevuta per b&b o di affitto di una casa vacanze.

Tipologie di ricevuta

La ricevuta di un b&b o di una casa vacanze può essere di due tipologie:

  • Non fiscale: quando il b&b viene gestito in modo non imprenditoriale ed è privo di partita IVA.
  • Fiscale: quando il b&b è un’attività con partita IVA.

In base a quanto previsto dal DPR 642/72, se l’importo pagato dagli ospiti supera i 77,47 euro, la ricevuta di affitto di una casa vacanze o di un b&b deve essere corredata di una marca da bollo di 2 euro di valore.

Come compilare correttamente la tua ricevuta

La ricevuta di affitto di una casa vacanze o di un b&b è un documento molto semplice da redigere. Devi però stare attento ad alcuni elementi.

1. La ricevuta di un b&b senza partita IVA, quindi non fiscale, deve riportare:

  • Il timbro del b&b, insieme a cognome, nome, indirizzo e codice fiscale dell’intestatario della struttura.
  • I dati personali del cliente: nome, cognome e indirizzo. In caso il cliente voglia pernottare a carico della sua ditta, sulla ricevuta di affitto di una casa vacanze o di un b&b vanno indicati gli estremi dell’azienda, quindi ragione sociale, indirizzo e partita IVA.

2. La ricevuta di un b&b imprenditoriale, quindi un’attività dotata di partita IVA, è un documento fiscale che deve riportare:

  • il timbro della struttura, cognome, nome, indirizzo e partita IVA dell’intestatario dell’attività, l’aliquota IVA al 10%, l’imponibile e il totale dovuto.
  • I dati del cliente o, come già detto sopra, i dati della sua ditta se pernotta a carico di questa.

Altri aspetti da considerare!

L’importo del pagamento deve essere riportato nel suo ammontare complessivo, cioè al lordo delle tasse e anche di eventuali percentuali dovute a portali di intermediazione, come Airbnb o Booking.

  • Su quanto percepito il titolare dell’attività dovrà pagare delle tasse, per questo deve conservare copia di tutte le ricevute. La ricevuta va emessa alla partenza dell’ospite in duplice copia: la “madre” deve essere trattenuta dal titolare della struttura che deve conservarla per almeno 5 anni, la copia va invece lasciata all’ospite. L’inosservanza di tale procedura viene sanzionata dalla legge.
  • Il reddito sarà la differenza tra i proventi e le spese documentabili, ma a livello fiscale è necessario distinguere tra redditi occasionali e non.
  • A seconda delle città ci possono poi essere delle incombenze fiscali comunali o regionali, e anche la tassa di soggiorno.

A chi rivolgerti per rilasciare la ricevuta del tuo b&b

La materia è complessa, infatti, il rischio di cadere in errore e vedere vanificati i propri guadagni è alto. Se non sei del mestiere, la cosa migliore che puoi fare per rilasciare la ricevuta del tuo b&b o della tua struttura ricettiva, è affidarti a una società che sappia gestire tutto questo al posto tuo, come Beesprint, l’azienda leader nel settore degli affitti brevi e medi.
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