Come funziona un contratto d’affitto per una casa vacanze

Ecco cosa bisognare sapere sul contratto d’affitto per una casa vacanze

Vuoi trarre un guadagno dalla tua proprietà? Come ben sai il segmento turistico legato alle case vacanze ha subito un boom negli ultimi anni. Se possiedi un secondo immobile e intendi sfruttarlo per accogliere temporaneamente dei turisti hai avuto senza dubbio una buona intuizione: si tratta infatti di un buon modo per alleggerire il carico fiscale sulla proprietà e abbattere anche i costi relativi alla manutenzione. Vediamo quindi come funziona il contratto d’affitto per una casa vacanze, in quali casi deve essere registrato, per quanto dura e come stabilire il canone.

Le principali regole del contratto per una casa vacanze

  • Per una perfetta gestione di appartamenti turistici, bisogna senza dubbio partire dalla stesura di un regolare contratto d’affitto per casa vacanze, necessariamente scritto. Ecco quali sono le sue regole:
    il contratto per la casa vacanze viene sottoscritto dal locatore e dal locatario e comprende termini e condizioni d’utilizzo del bene;
  • non è prevista la possibilità di una sublocazione;
  • la finalità turistica deve essere espressamente indicata nel contratto per evitare che vengano applicate le norme che regolano la locazione abitativa primaria;
  • la durata del contratto viene stabilita dalle parti, liberamente. Considerata la sua finalità turistica, il contratto casa vacanze è relativo a brevi periodi;
  • al termine del periodo pattuito la disdetta è automatica.

Rispetto alla durata dobbiamo distinguere tre tipologie di contratto:

  1. La locazione turistica lunga in cui vi sono clausole che regolano la durata del contratto per la casa vacanze, l’importo del canone e le modalità di pagamento. Può prevedere anche un deposito cauzionale.
  2. La locazione turistica breve che contiene pattuizioni sul recesso, l’ammontare delle spese accessorie e le regole di utilizzo del bene e dei suoi eventuali spazi accessori.
  3. La locazione turistica brevissima in cui si inserisce una pattuizione forfettaria dei consumi per coprire le utenze.

E in caso di registrazione? Ecco a chi rivolgersi

Quando il contratto d’affitto per la casa vacanze dura meno di 30 giorni per il locatore non insorge l’obbligo di registrare il contratto presso l’Agenzia delle entrate.

Se invece il supera i 30 giorni bisogna registrare il contratto pagando anche l’imposta di registro. Il proprietario è poi obbligato dalla legge a denunciare entro 48 ore la presenza del locatario presso il competente ufficio di Pubblica Sicurezza: tale denuncia deve essere effettuata anche per gli affitti brevi se il locatario è apolide o appartiene ad un Paese extraeuropeo.

Adempiere a questi doveri può diventare un vero e proprio impegno, al pari di un secondo lavoro. Ecco perché noi di Beesprint possiamo aiutarti intervenendo dalla gestione delle prenotazioni della casa vacanze fino alla promozione della stessa, dalla consulenza fiscale alla gestione dei prezzi. Rivolgendoti alla nostra società leader nel settore della gestione di case vacanze e nella gestione di appartamenti turistici potrai guadagnare dal tuo immobile senza che tu debba fare nulla

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